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San
Francesco di Paola e la Guardia Costiera
di
Gianfranco Schiavone |
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Non basterebbero migliaia di pagine per descrivere in modo esauriente la
gloriosa figura di San Francesco di Paola, perciò ci limiteremo ad
illustrare solo alcuni momenti utili a legare il Santo taumaturgo ed i
suoi frati Minimi al mondo della Guardia Costiera nella prospettiva che,
prima delle celebrazioni del V
centenario della morte ( 1507-2007 ), San Francesco venga anche
proclamato Patrono della Guardia Costiera.
Nato nella cittadina di Paola, sita sulla catena costiera tirrenica
cosentina, Francesco trascorse la sua giovinezza lontano dai frastuoni
delle attività mondane, scegliendo di vivere isolato, da eremita
penitente, in grotte vicine all'attuale Santuario di Paola. In seguito
riprese i contatti con il mondo e volendo trasmettere alle genti il suo
messaggio di carità e fratellanza, si mise a frequentare umili pescatori
e marinai che talvolta acconsentirono a trasportarlo gratuitamente verso
porti del Meridione italiano. Così Francesco, frate veramente povero, in
obbedienza al voto di povertà volontariamente assunto, riuscì a farsi
accompagnare lungo le rotte di navigazione
costiera sia verso la Sicilia sia
verso Napoli, capitale del Regno. Divenuto famoso per la santità
della sua esistenza e per la saggezza dei consigli forniti anche ai Papi
ed ai Sovrani di Napoli, il Re di Francia lo volle presso la sua corte
come consigliere. Nonostante avesse già sessantasette anni, Francesco di
Paola prese di nuovo la via del mare, sbarcò al porto mediterraneo di
Frejus e poi, via terra, raggiunse la corte del Re di Francia. Questi
viaggi per mare e soprattutto il leggendario attraversamento dello
stretto di Messina, da Catena alla riva siciliana, manifestano il
profondo legame tra San Francesco e il mondo marinaro. L'immagine più
suggestiva e più diffusa di San Francesco di Paolo è proprio la
rappresentazione del Santo Frate che, per
attraversare lo stretto, usa il suo
manto come scafo, come vela e come riparo del fraticello alle sue
spalle. Questa raffigurazione si propone così agli uomini della Guardia
Costiera come un modello esemplare a cui ispirarsi nello
svolgimento della loro benemerita attività di " angeli custodi " di
tutti coloro che vanno per mare, sia per lavoro ( pescatori, marinai,
lavoratori delle piattaforme petrolifere, portuali ) sia per servizio (
militari della Marina ). La scena di San Francesco che attraversa lo
stretto di Messina colpì e colpisce ancora non solo la moltitudine dei
suoi fedeli, ma anche tanti artisti, pittori e scultori che hanno voluto
rappresentarla. Ispirò pure il compositore
ungherese Franz Liszt ( il più
grande pianista dell'800 ) che dedicò al santo di cui portava il nome
un'opera musicale per orchestra e pianoforte, leggenda n.° 2 "
San Francesco da Paola cammina sulle acque ", brano che richiede elevata
qualità di virtuosismo pianistico. Negli ultimi anni è drammaticamente
cresciuto il fenomeno di sbarchi di clandestini sulle coste italiane;
tra i primi ad intervenire per fronteggiare questi afflussi sono le
unità della Guardia Costiera. Nell'espletare il loro delicato compito,
sia come soccorritori di gente disperata e perseguitata, sia come
guardiani e agenti di sicurezza contro avventurieri e malviventi, è
auspicabile che gli uomini della Guardia Costiera chiedano l'aiuto del
Santo Taumaturgo per discemere gli autentici profughi meritevoli di
soccorso dai trafficanti, dagli scafisti e da
potenziali terroristi.
L'evento che più ha commosso il mondo intero nel primo scorcio del 2005
è stata la morte dolorosa di Papa Giovanni Paolo II il Grande, avvenuta
la sera del 2 aprile proprio il giorno della festa di San Francesco di
Paola. H Santo Patriarca morì a 91 anni, il 2 aprile 1507, nel giorno
del Venerdì Santo. Ora noi devoti,
sul filo di queste singolari coincidenze, osiamo immaginare che il
Santo di Paola, mosso a pietà delle lunghe e gravi sofferenze del
pontefice, abbia voluto porre fine a tanto dolore e, allargando le
braccia, l'abbia invitato a salire in cielo presso di lui. Ci piace poi
fantasticare che il Papa abbia accolto di buon grado l'invito di San
Francesco, poiché rammentava un episodio autentico che gli era successo
diversi anni prima durante un'udienza pontificia: un bimbo, sfuggito
alla sorveglianza della mamma e tutto smarrito, si era rifugiato sotto
il mantello scarlatto del Pontefice, che facendo scherzosamente roteare
il lembo del manto,
aveva rasserenato il piccolo, trasformando in un gioco festoso la paura
di essersi perso. Così ripetendo a
sua volta il gesto del bimbo, Giovanni Paolo II si rifugia fiducioso
sotto il mantello miracoloso
di San Francesco, il quale lo sana da ogni ferita, lo libera da ogni
sofferenza e lo manda incontro alla misericordia divina. In questa
prospettiva un po' suggestiva si collocano così le ascese al
cielo di due grandi santi, nello stesso giorno 2 aprile, a quasi 500
anni di distanza.
Ci sembra bello pertanto proporre San Francesco di Paola come Patrono
della Guardia Costiera.
La fama della sua gloria nei secoli passati si è diffusa dal Regno di
Napoli a tutta l'Italia, alla
Francia ( dove peraltro passò 24 anni della sua lunga vita e vi morì ),
all'intero mondo cattolico.
Venerato e rispettato da poveri da ricchi e potenti sovrani, dagli umili
pescatori e da facoltosi
armatori navali.
I sovrani delle dinastìe borboniche delle Due Sicilie e di Spagna come
pure molti nobili si sono
onorati di chiamare alcuni figli col nome del Santo completo di
attributo di " Francesco di
Paola"; in tante famiglie meridionali il doppio nome " Francesco Paolo"
venne usato sempre in
segno di devozione al Santo di Paola.
La fama del Santo si è riversata su Paola, l'unica città della Calabria
il cui nome è stato tradotto in lingue straniere: " Paula ", usato sia
in tedesco che in spagnolo e portoghese; " Paule " in
francese. A lui e ai suoi frati
sono intitolati nel mondo chiese, cappelle, santuari, conventi, vie e
piazze.
A titolo di curiosità si rammenta che nelle nazioni di lingua tedesca i
Minimi vengono detti "Paulaner ",
cioè " Frati di Paola "; a Monaco di Baviera è meritoriamente famosa la
birra "Paulaner " un tempo prodotta nel locale convento dei
Minimi; a Vienna una stazione della
metropolitana si chiama " Paulaner " dal nome del convento vicino; il
porto di La Rochelle, il più importante della costa atlantica
francese è intitolato " Port des Minimes". Non v'è dubbio che la gloria
di San Francesco si riverserà ampiamente sugli uomini, truppe e
ufficiali della Guardia Costiera che a ragione si possono definire:
-
vigili sentinelle
del mare che lambisce le coste, contro l'inquinamento derivante sia da
scarichi terrestri che da criminosi
lavaggi di navi-cisterna, contro la pesca di frodo e contro
ogni forma di attacchi dannosi al patrimonio ittico;
-
guardiani prudenti ed
attenti contro sbarchi di clandestini, di merci di contrabbando e di
sostanze stupefacenti;
-
solerti angeli soccorritori di
naufraghi, di naviganti in situazioni di pericolo, di profughi.
Ripetendo il motto "Charitas " vi salutiamo.
Ing. Vincenzo Davoli, Gianfranco Schiavone, Giuseppe Pungitore e Mimmo
Aracri.

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