24 Maggio
2008: un altro avvenimento di Grazia per l’Ordine dei Minimi!
Aperto il
Processo di canonizzazione del Beato Nicola da Longobardi, fratello laico O.M.
Presso la
Curia Arcivescovile di Cosenza - Bisignano, alle ore 10,00, il Padre Arcivescovo
- Metropolita Mons. Salvatore Nunnari ha aperto, su istanza del Procuratore
Generale dell’Ordine dei Minimi P. Ottavio Laino, il processo di canonizzazione
del Beato Nicola da Longobardi su un presunto miracolo avvenuto nel 1935.
Ecco come si è svolta la sessione preliminare.
Dopo la preghiera iniziale e l’invocazione allo Spirito Santo del Padre
Arcivescovo, Metropolita Mons. Salvatore Nunnari, l’attuario arcivescovile ha
redatto il verbale di questa prima sessione costitutiva del Tribunale
Ecclesiastico per l’accertamento del presunto miracolo verificatosi nel 1935 e
il cui beneficiario è ancora vivente.
Dopo il giuramento di tutti i componenti del Tribunale Ecclesiatsico costituito,
è stato comunicato che il luogo delle udienze dei testimoni sarà presso la Curia
Arcivescovile di Cosenza di venerdì dalle ore 15,30 alle ore 17,00.
Poi, il Rev.mo P. Generale dell’Ordine dei Minimi P. Francesco Marinelli ha
ringraziato il Padre Arcivescovo per l’affetto e la vicinanza sempre dimostrata
all’Ordine dei Minimi, ha sottolineato che è un momento di Grazia e di gioia che
l’Ordine sta vivendo, ha affermato che è un momento di Grazia e di gioia
certamente per la Chiesa Cosentina, ma anche per tutta la Calabria, da Lui
definita terra di Santi….nonostante tutto.
Ha, poi, sinteticamente presentato la figura del Beato, definendolo un gigante
di santità mistica: “Non gli bastava più la preghiera orale, perchè appena
iniziava andava subito in contemplazione”, così affermava il suo Confessore, al
quale per ordine di Gesù Cristo, Fr. Nicola dettava tutte le sue esperienze
mistiche”.
Veniva spesso rapito dalla contemplazione dal mistero della SS.ma Trinità, tanto
che molti professori e alunni di Roma, si recavano dal Beato per farsi spiegare
così grande mistero.
Per il Rev.mo Padre Generale, il Beato Nicola ha raggiunto le vette della
mistica con lo sposalizio mistico con il nostro Signore: una notte, camminando
per visitare le sette chiese di Roma, Gesù stesso, come compagno di viaggio, gli
appare e cammina con lui, mettendogli l’anello al dito.
Lo ha definito un fratello laico esemplare, e religioso perfetto, contadino… ma
mistico del Regno di Dio.
Poi, poiché godeva di grande popolarità a Roma, viene trasferito a Paola, dove
si ritrova come superiore provinciale, lo stesso superiore di Roma, il quale non
era convinto della sua santità e, a Paola, lo umilia in molti modi: in fondo, il
suddetto Superiore diventa strumento di santità per il Beato Nicola.
Trasferito di nuovo a Roma, un giorno viene convocato al Quirinale dal Santo
Padre, ma, poiché si era fato tardi, il Beato era dubbioso se aspettare
l’udienza con il Papa o andare a trovare i poveri, che lui amava tanto: alla
fine, scelse i poveri. Quando il Santo Padre chiese dov’era fr. Nicola perchè
doveva parlargli, gli dissero tale fatto e il Santo Padre rispose dicendo che
aveva fatto bene.
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