Riletta
la figura "del più santo dei calabresi", Francesco da Paola
red.
CEM Cz
Si è
concluso presso l’aula magna dell’Istituto teologico Calabro di Catanzaro il
convegno di studio promosso dalla rivista di scienze teologiche "Vivarium" che
ha avuto come tema: "San Francesco di Paola: riletture teologico-pastorali nel V
centenario della morte".
La prima sessione si è aperta il giorno precedente a Paola sotto la presidenza
dell’Arcivescovo metropolita di Cosenza-Bisignao mons. Nunnari, mentre le altre
due sessioni si sono tenute a Catanzaro alla presenza dell’Arcivescovo
metropolita mons. Antonio Ciliberti, di mons. Vittorio Mondello, Arcivescovo
metropolita di Reggio Calabria-Bova, presidente della CEC, e di don Antonio
Staglianò che da direttore dell’Istituto teologico Calabro ha moderato gli
interventi.
Mons. Ciliberti nel presiedere la seconda sessione ha tracciato un’analisi
sull’attualità "del più santo dei calabresi", che ancor oggi parla agli uomini
di tutti i tempi. "Uno stile di vita - ha detto l’Arcivescovo Ciliberti - in cui
l’incontro con Dio nasce nella preghiera, si purifica nella penitenza, si vive
nella carità e si concretizza nell’annuncio del vangelo, con la testimonianza
della vita".
Tante le tematiche affrontate da teologi e studiosi, quasi tutti docenti
dell’Istituto Teologico Calabro, che hanno approfondito la figura del santo
patrono della Calabria, mettendola a confronto con San Nilo da Rossano, San
Bruno e i Padri della Chiesa, svelando tesi e fonti non del tutto note
dell’eremita Francesco di Paola.
Particolari anche le letture fatte sul santo di Calabria alla luce della regola
dei minimi, della devozione popolare e dei problemi storici, sociali e morali.
I relatori intervenuti nelle tre sessioni sono stati: padre Rocco Benvenuto,
correttore provinciale dei Minimi, mons. Francesco Milito, don Giuseppe De
Simone, padre Giuseppe Fiorini Morosini, mons. Armando Augello, don Leonardo
Calabretta, mons. Ignazio Schinella, mons. Raffaele Facciolo e il prof. Filippo
D’Andrea.
L’intervento conclusivo è stato tracciato dal presidente della Conferenza
Episcopale Calabra, mons. Vittorio Mondello, che a nome anche dei vescovi
calabresi ha espresso la sua gratitudine all’Istituto Teologico Calabro,
manifestando un impegno sempre più grande che possa dare un vero riscatto a
questa regione del sud segnata ogni giorno da tante ferite.
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